Brano: [...]ressioni censurate, perché ritenute eccessive, da Friedrich Engels.
Nel primo volume delle Oeuvres vi sono inoltre altri scritti e documenti, lettere, risoluzioni e prefazioni. Vi sono anche tre pagine del curatore, Maximilien Rubel, sotto il titolo Avertissement: sempre opera del curatore sono un'ampia Chronologie ed un imponente apparato di note e di indici che rivelano, nell'ambito di quell'autentico e vastissimo ambito culturale che è ormai la MarxForschung, un'erudizione sconfinata e sicuramente in grado di non sfigurare con quella del piú grande « marxologo » di tutti i tempi, il sovietico David Borisovic Rjazanov (Gol'dendach), fatto sparire da Stalin all'inizio degli anni Trenta, dopo avere contribuito, come nessuno, a ricostruire e riorganizzare l'opera marxengelsiana.
Nelle tre pagine di Avertissement al primo volume delle Oeuvres, Maximilien Rubel tratteggia già il suo progetto: liberare Marx dalla crosta ideologica che lo ricopre e che si è sedimentata tenacemente a partire dagli ultimi decenni del secolo xIx. Rubel ricorda una[...]
[...]9271935) è stato fatto un reprint dalla Verlag Detlev Auvermann, Glashütten im Taunus 1970.
32 Cfr. ERNST DRAHN, MarxBibliographie. Ein Lebensbild Karl Marx' in biographischbibliographischen Daten, Deutsche . Verlagsgesellschaft für Politik und Geschichte, Charlottenburg 1920: di questo testo esiste un reprint presso Slienger, London.
33 Cfr. Bibliographie des oeuvres de Karl Marx, Rivière, Paris 1956.
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un supplemento 34. La MarxForschung comincia ora ad uscire dalle diatribe di partito e ad emanciparsi dai pregiudizi ideologici: è infatti solo esibendo allo studioso ed al lettore la complessità e la stupefacente ricchezza del polimorfo lascito marxiano che è possibile volgere le spalle alla perenne tentazione di servirsi di questo lascito come di un instrumentum regni.
Parallela al lavoro della bibliografia è la stesura di una biografia intellettuale di Marx, che viene pubblicata nel 1957 35. I temi dell'antologia del 1948, arricchiti da una ricerca più vasta, vengono ripresi, compreso il dualismo, identificato nell[...]
[...]Serge, sul versante libertario.
50 Rubel riconosce di non essere l'unico a definire l'uRss uno Stato capitalistico: tra gli altri cita Pannekoek, Rühle, Bordiga, Cliff, Castoriadis. Cfr. Marx critique du marxisme, cit., p. 92.
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Marx e sul marxismo, ed inoltre rassegne storiche, bibliografie, traduzioni di inediti. I venti numeri sono oggi uno strumento di studio indispensabile per chiunque voglia approfondire i problemi della marxologia. Nell'Avantpropos del numero 3 Rubel afferma che la parola marxologie non traduce in modo perfetto la piú elegante espressione tedesca MarxForschung, ma ritiene necessario che anche nelle lingue latine si trovi un termine atto non a fondare una disciplina, il che è preteso solo dai « marxisti », ma a delimitare un ambito di ricerca, peraltro vastissimo: la fortuna enorme del pensiero di Marx, il suo insediamento pratico in organismi ed istituzioni, il grande numero di epigoni e, di contro, la discontinua vicenda delle pubblicazioni dei suoi scritti, la non esistenza di un'edizione attendibile delle opere complete, la distanza ideologica abissale tra le di[...]
[...]arxisti », ma a delimitare un ambito di ricerca, peraltro vastissimo: la fortuna enorme del pensiero di Marx, il suo insediamento pratico in organismi ed istituzioni, il grande numero di epigoni e, di contro, la discontinua vicenda delle pubblicazioni dei suoi scritti, la non esistenza di un'edizione attendibile delle opere complete, la distanza ideologica abissale tra le diverse scuole « marxiste », sono tutti fatti che impongono l'esistenza della marxologia, ambito di ricerca al cui interno gli studiosi devono improvvisarsi filologi, storici, economisti, sociologi ecc. La MarxForschung s'insinua tenacemente dentro l'intera storia della cultura mondiale degli ultimi centocinquanta anni: né gli antimarxisti, che negano al pensiero di Marx ogni validità ed ogni attualità, né i « marxisti », che ritengono la dottrina ed il sistema conclusi, ritenendo anche, nella loro stragrande maggioranza, il socialismo già realizzato o quanto meno in cammino in questa o in quella parte del pianeta, né gli uni né gli altri, dicevamo, possono eludere la ricerca marxologica, anche se possono, in tacito accordo, censurarne i settori imbarazzanti o mummificarla e trasformarla in stanca a[...]
[...]dottrina ed il sistema conclusi, ritenendo anche, nella loro stragrande maggioranza, il socialismo già realizzato o quanto meno in cammino in questa o in quella parte del pianeta, né gli uni né gli altri, dicevamo, possono eludere la ricerca marxologica, anche se possono, in tacito accordo, censurarne i settori imbarazzanti o mummificarla e trasformarla in stanca accademia. Nell'Avantpropos del numero 5 Rubel conferma che l'azione preliminare della MarxForschung deve essere la rimozione dell'aura religiosa che si è sovrapposta sul pensiero del maestro, il rifiuto del « marxismo » divenuto ideologia di Stato e dogma di partito.
Nel frattempo gli « Etudes de marxologie » traducono o presentano testi, spesso quasi sconosciuti, almeno in Francia, di Marx e di Engels, ma anche di Sorel e di Struve ed inoltre saggi di studiosi come Draper, Pipes, Mattick, Na'aman, su temi fondamentali come la dittatura del proletariato, il movimento cooperativo, l'utopia, la storia dei movimenti operai, il risorgimento italiano, la diffusione del « marxismo » nei[...]
[...]icazione in volume è da attendersi presso le éditions du Seuil. Le due voci sono Etat e anarchisme: mirano a restaurare la sostanza libertaria del pensiero di Marx, quella critica della politica che si situa all'origine di tutta la riflessione marxiana e che, secondo Rubel, tutta questa riflessione percorre in modo piú o meno esplicito 53
Si può dire, a questo punto, che gli « Etudes de marxologie » rappresentano il contributo piú importante della MarxForschung: infatti i Marxismusstudien, dopo i primi due numeri del 1954 e del 1957, hanno diradato la frequenza della periodicità ed hanno in ogni caso smarrito l'originaria direttiva di ricerca, nonostante gli sforzi del loro animatore, Iring Fetscher sa
51 Su questo tema cfr. Nachwort a K. MARX, F. ENGELS, Die russische Kommune, Hanser, München 1972, pp. 277326.
52 M. RUBEL and MARGARET MANALE, Marx without Myth, Blackwell, Oxford 1975.
53 Cfr. un altro capitolo del Lexique de Marx dal titolo Marx et la nation, di prossima pubblicazione su « Mondes en developpement », dic. 1979.
54 Tra i[...]
[...]inoza e di Hegel, di Feuerbach e dei materialisti del Settecento, nei confronti di SaintSimon, Owen, Fourier, Flora Tristan, Proudhon e moltissimi altri: nulla viene respinto da Marx, se non la società di oppressione, ma tutto ricompreso e vagliato, talvolta con animo iracondo, ma sempre senza pregiudizi ideologici e senza limiti disciplinari. Questo vuole essere anche il metodo della ricerca marxologica, qualunque sia il giudizio che se ne dia. La MarxForschung, cosí come è concepita da Rubel, lavora in piena indipendenza ideologica: tra gli autori utilizzati e citati troviamo riformisti e rivoluzionari, revisionisti ed ortodossi, Bernstein e Rosa Luxemburg, Sorel e Kautsky, Otto Bauer e Trockij, Pannekoek e Korsch, studiosi conservatori come Pipes ed Aron, pensatori radicali come Landauer, Benjamin, Horkheimer e Marcuse, senza rigide contrapposizioni tra scuole « marxiste » o tra ipoteche politiche. Ed inoltre la MarxForschung si rivela anche una palestra di addestramento per l'unificazione del sapere, contro ogni limitazione accademica o [...]
[...]e è concepita da Rubel, lavora in piena indipendenza ideologica: tra gli autori utilizzati e citati troviamo riformisti e rivoluzionari, revisionisti ed ortodossi, Bernstein e Rosa Luxemburg, Sorel e Kautsky, Otto Bauer e Trockij, Pannekoek e Korsch, studiosi conservatori come Pipes ed Aron, pensatori radicali come Landauer, Benjamin, Horkheimer e Marcuse, senza rigide contrapposizioni tra scuole « marxiste » o tra ipoteche politiche. Ed inoltre la MarxForschung si rivela anche una palestra di addestramento per l'unificazione del sapere, contro ogni limitazione accademica o disciplinare: il mondo è infatti pieno di economisti « marxisti », di storici « marxisti », di filosofi « marxisti », mentre la MarxForschung impone di seguire le avventurose peripezie intellettuali di quell'eterno studente che fu Marx, il quale riempiva interi quaderni di citazioni tratte dai libri piú disparati e dalle discipline piú diverse, proponendosi, non si sa quanto consciamente, un'aggregazione del sapere dall'unico punto di vista che riteneva valido, quello della critica. Marx, santificato in seguito come immoto ricettacolo del « marxismo », raggiunse una cultura ed una massa di conoscenze forse insuperate nel suo tempo, ma una sola parola può paradossalmente definirlo: critico. Ci sembra di poter dire che anche[...]